Animali selvatici in città
Di Daniele Durso
Le città possono essere un ambiente difficile per i mammiferi selvatici. La mancanza di vegetazione e di altre risorse naturali, la frammentazione degli habitat, le strade e un clima alterato possono rendere le città un luogo ostile per la maggior parte di loro. Tuttavia, nonostante le difficoltà, diverse specie di animali selvaggi si sono stabilite nelle città di tutto il mondo
Gli animali che ora vivono nei centri abitati hanno dovuto adattarsi a un ambiente molto diverso rispetto a quello in cui sono nati. Alcune specie hanno sviluppato una tolleranza alla presenza umana, mentre altre hanno imparato a sfruttare le risorse offerte dalle città, come l’accesso a cibo facile e abbondante. Ciò gli ha permesso di prosperare in un ambiente che altrimenti non sarebbe stato abitabile.
Gli scienziati hanno scoperto che i gli animali selvatici che vivono nelle città possono avere un impatto significativo sull’ecosistema urbano entrando in conflitto con le specie addomesticate, soprattutto nelle aree verdi, ma possono anche ripristinare l’equilibrio contenendo varietà invasive come i topi.
Con l’ulteriore espansione delle aree urbane è probabile che un numero crescente di popolazioni animali entreranno in contatto con paesaggi alterati dall’uomo. A causa delle modifiche apportate all’ecosistema, gli animali dovranno affrontare nuove sfide per sopravvivere.
Essi potranno adattarsi alle nuove condizioni, ma ciò può richiedere tempo. Alcune specie svilupperanno nuove abilità necessarie per sopravvivere in un ambiente artificiale, come hanno fatto i procioni, i tassi, le volpi, i coyote, i cinghiali, le puzzole, mentre altre probabilmente si estingueranno a causa della loro incapacità di adattarsi.
È sbagliato e ingiusto considerare un’invasione l’arrivo degli animali selvatici nelle città. La loro occupazione di spazi cittadini va valutata come un risarcimento della devastazione che gli umani hanno portato nel loro habitat.
L’invasione dei territori degli animali è identica a quella dei colonizzatori europei in America e in Australia che ha portato sulla soglia dell’estinzione le popolazioni locali, e siccome ormai il danno è fatto sarebbe opportuno accettare la calata degli animali in città considerandola una sorta di indennizzo.