Corbezzolo Arbutusunedo L.

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Arbutus unedo foto di P. Curti

Sia àrbutus che unedo erano i nomi con cui i latini chiamavano questa specie e deriverebbe dalla contrazione del periodo “unum edo” che significa “ne mangio uno”, in riferimento alle bacche che, essendo molto dolci, non sono gradite da tutti.

Il Corbezzolo è una pianta con sviluppo arbustivo o di piccolo albero che può raggiungere i 4 metri di altezza se non soggetto a tagli, è molto resistente agli incendi e alla siccità, il suo tronco è di colore grigiastro e tende a squamarsi in placche negli esemplari adulti.

Foglie, fiori e frutti
 Le foglie sono di colore verde brillante, coriacee, con lamina seghettata e appuntite. I fiori sono di colore biancastro e riuniti in mazzetti di numerosi elementi, hanno la forma di piccolo orcio con 5 lobi revoluti e la loro fioritura è contemporanea alla maturazione dei frutti che sono delle bacche punteggiate da numerose escrescenze acute, di colore dapprima verde, poi giallo, arancio o rosso a maturità, con la polpa  di colore giallo carico; contengono semi di piccole dimensioni, brunastro-chiari, spigolosi. I frutti impiegano un anno per maturare.
Habitat
 Cresce spontaneo in tutti i paesi che si affacciano sul mediterraneo ed è tipico della macchia e dei margini dei boschi radi di leccio, in zone assolate o ombrose, predilige terreni ben drenati ma è indifferente al substrato. Vegeta dal livello del mare fino a 800 metri di altezza e in Italia è l’unica specie presente del genere Arbutus.
Usi e proprietà
 I frutti sono commestibili e vengono usati per fare marmellate e aromatizzare liquori, hanno azione astringente e quindi possono essere utilizzati come antidiarroici, ma se consumati in quantità possono dare disturbi gastro-intestinali. I fiori hanno azione sudorifica. L'arbutoside contenuto nelle foglie è un blando antiinfiammatorio e recenti studi hanno dimostrato che i frutti hanno proprietà antiossidanti. In fitoterapia si utilizzano le foglie e i frutti per ricavarne tisane, infusi ed estratti.
Tutela
 Nelle regioni Marche, Veneto, Molise ed Emilia Romagna la pianta è protetta come albero da fusto soggetto a tutela o come specie alimentare vietata alla raccolta e al consumo compreso il proprietario del fondo su cui cresce, salvo si tratti di terreno specificamente messo a coltura.
Tradizioni
Nella tradizione ligure, il Corbezzolo viene usato, assieme all'alloro, nel carro dell'antica cerimonia medievale del "Confuoco", per portare doni al podestà e dare, coi suoi frutti maturi, una nota di colore. Sempre in Liguria si usava mettere un ramo sul portale di casa in segno di benvenuto quando si aspettavano ospiti importanti. Difatti i vecchi liguri trattavano questa specie con un certo riguardo, tanto da attribuirle quasi un valore affettivo, chiamandola, a seconda della zona, armuin, ermuin, e perfino ermelin, cioè "ermellino", ad indicarne la preziosità.Nella tradizione popolare, il frutto simboleggia l'amore, non disgiunto dalla gelosia, per il colore del frutto maturo, rosso fuori e giallo dentro.
In cucina
 Confettura di Corbezzolo
 Ingredienti:2kg di frutti sani e maturi,1,6kg di zucchero bianco o di cannaa seconda dei gusti,il succo di2limoni non trattati,2bicchieri di acqua.
 Lavare sotto l'acqua corrente i frutti,scolarli bene e metterli in una pentola con i2bicchieri di acqua,portare  la frutta a ebollizione e cuocere per circa mezz'ora, girando spesso.Passarepoi la frutta bollita nel passaverdura a buchi fini o in un setaccio, per eliminare i semi,rimettere la polpa nella pentola col succo di limone e lo zucchero.A giusta densità,invasare nei barattoli preventivamente sterilizzati e chiudere ermeticamente, girandoli per qualche minuto
Uso del legno
 Il legno del Corbezzolo è chiaro ed è particolarmente dolce; non essendo aromatico può essere utilizzato per realizzare arnesi per il trattamento di alimenti; in Sardegna i pastori lo utilizzano per realizzare "su pilìsu", il particolare strumento impiegato per rompere la cagliata; è anche un ottimo combustibile e non emettendo odore durante la combustione è molto apprezzato come legna da ardere; le forti capacità di riemettere nuovi getti subito dopo il taglio rendono la specie teoricamente adatta per la ceduazione, ma il lento accrescimento ne limita lo sfruttamento ad usi familiari.

a cura di Amint