Dalla parte della natura. E dell’uomo

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Approvata dal Parlamento europeo la Nature Restoration Law. Dalla parte della natura. E dell’uomo

Di Daniele Durso

L’Europarlamento, contrariamente alle previsioni, si è espresso a favore della Nature Restoration Law, la legge sul ripristino ambientale: una normativa che mira a proteggere l’ambiente, salvaguardare la biodiversità e riparare gli ecosistemi danneggiati

Ovviamente si tratta di un tema che coinvolge una serie di questioni complesse e variegate. Certamente rappresenta uno dei pilastri su cui punta il Green Deal europeo. La proposta, presentata dalla Commissione un anno fa è già stata votata anche dal Consiglio Europeo. Il governo italiano, aveva espresso una posizione sfavorevole all’approvazione della legge, così come la maggioranza delle destre europee. Ma su quali posizioni?

Favorevoli

Le posizioni a favore della Nature Restoration Law sostengono che essa sia essenziale per contrastare i danni ambientali causati da attività umane come l’inquinamento, la deforestazione, l’estrazione di risorse naturali e le pratiche agricole non sostenibili. E che il ripristino ambientale sia necessario per garantire una migliore qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo, nonché per contrastare il cambiamento climatico e preservare la biodiversità. Inoltre, ritengono che il ripristino della natura avrebbe anche benefici economici, creando posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili e del turismo sostenibile.

E contrari
D’altra parte, viene sostenuto che il ripristino ambientale richiede investimenti significativi che potrebbero gravare sulle imprese e sull’economia nazionale e, in ultima analisi, che i costi della transizione ricadrebbero sulla parte più povera della popolazione.
Chi si dichiara contrario, ritiene che la legge potrebbe limitare lo sviluppo economico e rallentare la creazione di posti di lavoro in settori come l’industria estrattiva o l’agricoltura intensiva. Inoltre, la legge avrebbe implicazioni sui diritti di proprietà privata, poiché il ripristino ambientale potrebbe richiedere la restrizione o la limitazione di alcune attività sui possedimenti privati.
Dalla parte giusta

Abbiamo visto che, in generale, le posizioni a favore della legge sul ripristino della natura si concentrano sulla necessità di proteggere l’ambiente e preservare le risorse naturali per le future generazioni, mentre le posizioni contrarie mettono l’accento sulle possibili conseguenze economiche e sulle restrizioni personali. Visti i segnali che l’ambiente sta lanciando, e non ignorando neppure le implicazioni economiche degli sconvolgimenti già in atto, ci sembra che schierarsi per la tutela ambientale significhi anche difendere il benessere economico. Con l’approvazione abbiamo fatto tutti un passo in avanti.