Edilizia e stampa 3D. La sfida di Dubai

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Edilizia e stampa 3D. La sfida di Dubai

Di Daniele Durso

La stampa in 3D aiuterà a diminuire l’inquinamento provocato dai materiali normalmente utilizzati durante i lavori nei cantieri attuali? La sfida di Dubai

 

La stampa 3D rappresenta il futuro dell’edilizia? A guardare lo sviluppo di questa tecnologia, si direbbe di sì. Tanti i vantaggi: dal taglio dei costi, sia quelli di costruzione che quelli relativi alla forza lavoro, al tempo di realizzazione, inferiore anche del 90%. In più, grazie ad un diverso processo produttivo e all’utilizzo di nuovi materiali riciclabili ed ecocompatibili, sarà possibile diminuire anche la produzione di rifiuti in fase costruttiva. Obbligatorio l’uso del futuro, perché ad oggi i risultati sono ancora inferiori a quelli dell’edilizia tradizionale. Come per altri comparti però, nuove tecnologie come questa rivoluzioneranno il mondo del costruito e già tante aziende la stanno sperimentando. A livello globale, a guidare questo sforzo sono gli Emirati Arabi Uniti, il cui governo non è nuovo a imprese nell’ambito del real estate. Accanto ai grattacieli più alti mai realizzati e ad isole artificiali in grado di ospitare aree residenziali e grandi alberghi di lusso, lo Stato mediorientale sta puntando con forza sullo sviluppo della stampa 3D in ambiti anche molto diversi fra loro.

MENO INQUINAMENTO

Uno dei più importanti è proprio quello dell’edilizia dove qualche anno fa è stata lanciata la cosiddetta 3D Printing Strategy. “Entro il 2025 – aveva dichiarato 4 anni fa lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktum, vicepresidente degli EAU ed emiro di Dubai- il 25% degli edifici di Dubai sarà composto da elementi prodotti con questa nuova tecnologia. Crediamo fortemente nella sua capacità di trasformare il settore, grazie alla riduzione di costi e tempi di realizzazione dei progetti. Ci aiuterà anche a diminuire l’inquinamento provocato dai materiali utilizzati durante le lavorazioni tipiche dei cantieri attuali.” Il progetto, conoscendo la spinta imprenditoriale degli Emirati e la loro ricchezza, è andato avanti negli anni ed è di pochi giorni fa la notizia che, per la primavera del 2025, Dubai avrà la più grande Moschea del mondo costruita in 3D. I lavori cominceranno a ottobre di quest’anno e dureranno 16 mesi. L’edificio si svilupperà su 2.000 metri quadrati e potrà ospitare fino a 600 fedeli. Il direttore del Dipartimento di Ingegneria che avrà la responsabilità dei lavori ha affermato che, per la stampa, verrà utilizzato un mix speciale di materie ecocompatibili e un tipo speciale di cemento. E ha aggiunto che “l’uso della stampa 3D ridurrà sensibilmente gli sprechi dei materiali da costruzione ed è amico dell’ambiente”. Ci vogliamo credere?