Giglio Caprino – Anacamptis Morio L.

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Giglio caprino
Tanti sono i nomi popolari attribuiti a questa specie che cresce in quasi tutte le nostre regioni. Ne ricordiamo qualcuno grazie ad uno studio dell’Università di Trieste: Bale d’ can, Discordia, Gaiet, Nonna (Piemonte), Castagnoela (Lombardia), Castagnole, Feralet, Salep, Galeto de monte (Veneto), Cocolutis di prad (Friuli), Gadduzzi d'acqua (Sicilia), Giglio caprino, Giglio di prato, Pancuculo, Orchide buffone, Satirio, Testicolo di cane, Zonzella (Toscana), Lapuzzi (Sicilia), Lillà sarvaego, Scarpe dubambin, Sipressetti, Cipressetti (Liguria), Pan di cuculo (Umbria), Testecul d’ can (Emilia-Romagna).

Giglio Caprino - Anacamptis Morio L. 


di Amint

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Giglio caprino

Anacamptis Morio (L.) R.M. Bateman, Pridgeon& M.W. Chase

In molte regioni italiane è l’orchidea più comune, si presenta spesso in popolazioni numerose ed è assai variabile per quanto riguarda il colore dei fiori. Cresce negli habitat più svariati, purchè luminosi.

Etimologia
Il nome del Genere è derivato dal greco anakamptein = ripiegarsi, probabilmente riferito ai tepali incurvati verso l'alto, o forse ai due segmenti eretti posti sul labello. Il nome specifico secondo alcuni deriverebbe dal latino morio = buffone, per le striature del casco che ricordano il berretto di un giullare. Per altri la derivazione è dal nome dell'elmo dei soldati spagnoli del XVI secolo, “morion”.

Sinonimi
Orchismorio L.
Orchismorio subsp. picta (Loisel.) K. Richt.
Orchispicta Loisel.

Tassonomia
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Orchidales
Famiglia: Orchidaceae

 

giglio caprinoDescrizione
Pianta alta 10-40 cm, robusta; il fusto è verdastro nella parte inferiore e tende al rosso violaceo in alto.Le foglie inferiori sono allungate e acute e quasi sempre formano una rosetta basale, le caulinari sono erette e guainanti. L’infiorescenza si presenta più o meno densa e allungata, con brattee lanceolate e violacee. I fiori sono di colore variabile dal viola scuro al porpora, al lilla, fino al bianco. Sepali e petali sono conniventi, a formare un casco striato di verde. Labello più largo che lungo, con lobi laterali più ampi, a margini ondulati o anche crespati. La base e il centro del labello sono più chiari e picchiettati di rosso-violaceo. Lo sperone è robusto, clavato, orizzontale o leggermente ascendente, lungo circa come l'ovario. Ginostemioottuso, rossastro, pollinodiverdastri.

Tipo corologico
Euromediterraneo. È distribuita in un ampio areale europeo-caucasico-mediterraneo. Fiorisce da marzo a giugno ed è segnalata in tutte le regioni italiane ad eccezione della Sardegna dove è sostituita da Anacamptislongicornu.

Habitat
Pascoli, garighe, radure, su suolo calcareo o debolmente acido, più o meno arido, da 0 a 1900 m s.l.m.

Somiglianze e varietà
Anacamptispicta (Lois.) R.M. Bateman, Pridgeon& M.W. Chase, si differenzia per la pianta più gracile, alta fino 30 cm, con infiorescenza più corta; i fiori di colore rosato e sperone più lungo dell'ovario, arcuato e nettamente ascendente.

 

Riproduzione
Si riproduce per impollinazione entomofila ad opera di diverse specie di Bombus: i fiori, privi di nettare, attraggono gli insetti con una sorta di inganno visivo, imitando nell’aspetto i fiori che ne sono provvisti. Questo  mimetismo non è appannaggio esclusivo delle orchidee bensì  rappresenta  il meccanismo messo in atto da svariate  specie botaniche che, non essendo nettarifere, attraggono gli insetti grazie ad un'apparenza del fiore simile a quella di specie nettarifere. Altre specie di orchidee usano uno stratagemma diverso come, ad esempio, un aspetto del labello che per forma, colore e pelosità ricorda la femmina dell'impollinatore, così da indurre il maschio ad un tentativo di accoppiamento.

Salvaguardia delle Orchidee italiane
Non esiste attualmente una legge italiana a livello nazionale mirata alla protezione delle Orchidee, tuttavia tutte le specie presenti nel nostro paese compaiono, a livello di leggi regionali, nelle liste delle piante soggette a salvaguardia. La miglior protezione, tuttavia, deriva da una corretta educazione al rispetto della natura. I fiori e le piante non si raccolgono, non solo perché c’è una legge che lo vieta, ma perché il loro posto è quello dove sono nati e cresciuti. La vita biologica delle piante è spesso complessa e legata a numerosi fattori, come ad esempio quelli climatici o quelli legati alla chimica del terreno o anche, come per le orchidee, alla presenza in un dato territorio di specifici insetti impollinatori.

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Giglio Caprino - Anacamptis Morio L.
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Giglio Caprino Anacamptis Morio L. di Amint