Il Bilancio dell'Economia del Bene Comune: l'Economia del nuovo Mondo
di Francesco Badalini
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La Sostenibilità come necessità e opportunità d'impresa
Oggi viviamo un periodo di profonda crisi, definita da molti esperti come strutturale. Infatti essa non è solo economico-finanziaria ma anche ecologica, sociale, energetica, valoriale, politica.
I problemi legati al clima, allo sfruttamento intensivo e scellerato delle risorse naturali, alla crisi energetica, alla crisi alimentare a livello globale, alla crisi di valori e stili di vita prevedono un cambiamento di paradigma che possa non solo mettere in discussione gli attuali modelli di Governance e Management aziendali ma che stimoli la nascita di nuovi modelli.
Il carattere permanente della crisi richiede cambiamenti radicali nei comportamenti e nelle abitudini. Come diceva Albert Einstein, "I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di coscienza che li ha creati. Una nuova forma di pensiero è necessaria, se l‘essere umano vuole sopravvivere".
In risposta alla domanda di nuovi modelli, i diversi attori del sistema economico hanno segnalato la necessità di adottare per le proprie organizzazioni uno strumento pratico ed efficace per approcciare a 360 gradi il tema della sostenibilità e dell'etica . Nasce così il Bilancio del Bene comune: dalla collaborazione del movimento con alcune imprese pioniere motivate e sensibili.
La genesi di elaborazione diretta in base ad esigenze e problematicità pratiche e l'inclusione di decenni di know-how sono i motivi del suo successo e della rapida diffusione. Esso rappresenta il risultato di un intenso scambio fra cittadine e cittadini, imprenditori e imprenditrici, amministrazioni e popolazione.
Riprendendo l'affermazione del ricercatore scientifico sulla felicità Gerald Hüther " L'attuale società concorrenziale deve trasformarsi in una società di cooperazione e di responsabilità. Questo è il compito più attraente, innovativo e importante per l'uomo di oggi e domani".
In Italia molti imprenditori hanno capito che è necessario affrontare le difficoltà del momento in modo totalmente nuovo e che bisogna proiettarsi verso il futuro ripensando il proprio modello di business in un ottica di sostenibilità e di etica. Dall'intuizione dei primi "visionari" oggi un grande numero d'imprese si sta interessando all'economia del bene comune e altre cominciano a guardarsi attorno poiché, è chiaro da tempo, che essere ecologici ed avere un approccio sociale non è incompatibile con il successo economico, non è una contraddizione, ma una grande risorsa.
L’economia del bene offre esattamente questa possibilità, introducendo una dimensione economica più sociale, ecologica e democratica, costruita sui criteri che promuovono il bene comune.
Cambiano le regole del gioco: alle usuali modalità di incentivazione quali l’accumulazione di profitto e la concorrenza si sostituiscono la tendenza verso il bene comune e la cooperazione.

La Federazione dell'Economia del Bene Comunica
L'Economia del Bene Comune è un movimento economico nato in Austria nel 2010 dall’intuizione dell’economista Christian Felber di affiancare all’attuale bilancio finanziario, obbligatorio per ogni azienda pubblica e privata, un bilancio definito «del bene comune», che misura quanto l’azienda contribuisce al bene della società, dell’ambiente, degli esseri umani. Si è sviluppato come iniziativa di confronto e condivisione dal basso ed ha elaborato collettivamente lo strumento di orientamento nonché di valutazione per tutte le attività dell'azienda. Il Bilancio dell'Economia del Bene Comune offre, a differenza della singola attività isolata del CSR, un approccio completo, olistico.
Il Bilancio dell'Economia del Bene Comune si sta rapidamente diffondendo e rappresenta una realtà per oltre 1.600 aziende nel mondo che hanno favorito, con questo strumento, la diffusione di un reale contributo eco-socio-sostenibile al contesto sociale in cui operano.
Il lavoro in Italia è partito in Alto Adige, la regione culturalmente più vicina ai paesi sassoni e di lingua tedesca, dove sono già più di cento le aziende che hanno stilato il bilancio del bene comune. La Federazione dell'Economia del bene comune in Italia ha raggiunto un risultato politico dai risvolti ecosostenibili di grande rilevanza: il 18 dicembre 2014 il Consiglio Provinciale dell'Alto Adige ha approvato un disegno di legge che promuove l'economia del bene comune e di conseguenza sostiene le imprese, organizzazioni, cooperative e comuni che attuano il bilancio del bene comune.
Anche il Parlamento italiano, nell’ambito del seminario “Decrescita e lavoro” e il Comitato economico e sociale europeo (CESE) si sono occupati dell’Economia del Bene Comune, come un modello economico sostenibile per la coesione sociale .
Il fulcro centrale del bilancio dell'economia del bene comune
Il bilancio del bene comune permette di individuare il raggio d’azione della azienda. Esso aiuta all'identificazione di tutti i gruppi di contatto: i fornitori, i finanziatori, i membri del team, i proprietari, i clienti e l‘ambiente sociale, in una visione sistemica e non meccanicistica. Tutto ciò sotto l’ottica della sostenibilità ambientale, la giustizia sociale, la partecipazione e trasparenza, la solidarietà, e la dignità umana.
Vi sono un certo numero di caratteristiche che rendono il bilancio del bene comune e lo strumento di valutazione, assolutamente unici. Ciò è dovuto al fatto che esso è nato dall’ esperienza pratica aziendale di imprenditori ed è legato ad una ottica umanista e ad una visione sociale. La scala di valutazione, generata da esigenze di risoluzione di aspetti pratici e quotidiani, si rivela, così, molto utile e stimolante. L'attività viene valutata con l’ausilio di tabelle e un manuale ricco composto non solo dalle idee degli imprenditori pionieri, ma anche e sopratutto dalle numerose buone pratiche già in atto.
Oltre alle imprese tradizionali, ci sono molti altri gruppi che operano nell’economia del bene comune, come il bilancio per i comuni e per le famiglie. Per questi gruppi e le loro specifiche esigenze sono stati effettuati degli adattamenti ad hoc.

Il Bilancio dell'Economia del Bene Comune: l'Economia del nuovo Mondo
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