Acque limpidissime sempre fresche, circondate da una flora ricca e varia. Riserva naturale è il regno del carpione del Fibreno. Il lago di Plinio il Vecchio. Da conoscere e difendere.
di Antonello Schiano
La provincia di Frosinone, nonostante gravi difficoltà ambientali, conserva luoghi di grande bellezza. Un notevole patrimonio archeologico, borghi affascinanti, antiche abbazie e un piccolo lago, circondato da uno splendido paesaggio naturale. Il lago di Posta Fibreno, meno noto rispetto agli altri laghi del Lazio, è posizionato nella media valle del Liri, in una conca sottostante il paese di Posta Fibreno, poche case in pietra a circa 500 metri di altitudine.
Il lago di Posta, in realtà una grande sorgente, è inserito in una riserva naturale istituita nel 1983 e gestita fino al 1999 in collaborazione con il WWF. Oggi la riserva è amministrata dal Comune di Posta. Sul territorio comunale l’area protetta si estende per 400 ettari circa e comprende la superficie del lago, le sponde meridionali e orientali, le rive del Rio Carpello e parte della zona collinare tra le località Carpello e il Vallone della Pica al confine con i comuni di Campoli Appennino e Broccostella.
Il lago è circondato da un canneto che si estende per quasi 50 ettari formato prevalentemente dalla canna palustre e da arbusti come la canna domestica, l’erba sega comune, la canapa acquatica, la salicella, il dulcamaro rampicante e da qualche specie arborea: il salice comune, il salice da ceste e il pioppo. Troviamo anche la felce palustre, l’elleborine palustre, l’equiseto palustre e il cardo di palude.
Sul versante collinare che si estende sul lato orientale del lago convivono boschi cedui di roverella e rovere e uliveti. Nel sottobosco le specie tipiche della macchia mediterranea.
Le acque, limpidissime e che anche nella stagione estiva non superano i 15 gradi centigradi, sono alimentate da un sistema di risorgive che convogliano l’acqua raccolta nel bacino carsico dell’Alta valle del Sangro. Sul fondo del lago vivono numerose specie di angiosperme e alghe macrofite. Vicino alle sorgenti nasce il crescione, usato nelle insalate e nelle minestre, dal sapore piccante e gradevole e con buone proprietà diuretiche.
Carpione del Fibreno
La specie ittica più importante della Riserva di Posta Fibreno, è il Carpione del Fibreno (Salmo fibreni), un salmonide, parente stretto delle trote, ed endemico di questo lago. Le abitudini di questo piccolo pesce adattatosi a vivere e riprodursi nei bui ambienti delle grotte carsiche subacquee collegate con le acque del lago sono poco conosciute.
Sul lago e nel canneto trovano stanzialmente rifugio tuffetti , gallinelle d’acqua e folaghe.Marzaiole, alzavole, moriglioni, aironi cenerini, garzette, nitticore, tarabusini e porciglioni sono tra le specie migratorie che sostano sulle sue acque.
La fauna locale annovera volpi, tassi, ricci e scoiattoli, donnole, puzzola, cinghiali, tassi e daini.
Tra i canneti e nello specchio d’acqua è possibile vedere anche bisce d’acqua che nuotano ondeggiando sulle acque del lago.
Purtroppo, nonostante la flora e la fauna dell’area siano protette, si tratta di un ecosistema molto fragile dove l’immissioni, volontaria o meno, di specie “aliene”, come il gambero della Luisiana o la nutria, può facilmente alterare un precario equilibrio. E’ necessario continuare a proteggere l’ambiente di questo suggestivo e poco noto lago. Protezione che passa solo attraverso la conoscenza.