La moria delle api
di Redazione
Sequestrati in Friuli 250 fondi coltivati a mais
Da una improvvisa moria di api da allevamento, avvenuta nel periodo della semina vicino a campi coltivati a mais, è partita nel novembre dello scorso anno un’indagine della procura di Udine che sospettava un legame tra le sostanze chimiche impiegate dagli agricoltori e la distruzione degli apiari.
Una precedente indagine aveva già portato al patteggiamento della pena per 21 agricoltori accusati di inquinamento ambientale colposo.
Oggi, dopo centinaia di sopralluoghi per verificare l’utilizzo improprio di agrofarmaci, si è arrivati al sequestro preventivo di 250 fondi agricoli.
Sotto accusa l’impiego del pesticida Mesurol, prodotto dalla Bayer. Un insetticida utilizzato in viticoltura, frutticoltura, orticoltura, colture floreali e per la concia della sementi di barbabietola e mais con azione repellente contro la predazione del seme da parte degli uccelli che, nei fatti, viene utilizzato come antiparassitario.
Consapevole degli effetti nocivi del Mesurol sugli insetti, la Bayer indica sulle confezioni le precauzioni da adottare per non causare danni all’ambiente e, in particolare, per non causare la morte delle api.
I 400 agricoltori sotto inchiesta sono sopettati di non aver seguito le avvertenze e provocato così contaminazione delle culture e danni alla fauna.
Decimate della contaminazione chimica non sono state solo le api da allevamento (gli apiari sono passati da 60mila a 10mila individui) ma anche api selvatiche, bombi, imenotteri, lepidotteri, coleotteri, farfalle, coccinelle, lucciole e maggiolini.
La scomparsa delle api stanno è un fenomeno planetario. Contro questa strage sono indispensabili interventi.
Sono le api che provvedono, per oltre il 50% del totale, all’impollinazione, indispensabile per la riproduzione di moltissime piante e frutti.
Facciamolo per le api, per il pianeta e anche per noi.