Sahara e Amazzonia. Dal deserto con amore

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Sahara e Amazzonia. Dal deserto con amore

Di Daniele Durso

Ogni anno ben 27 milioni di tonnellate di sabbia del Sahara, ricca di nutrienti come il ferro e il fosforo, attraversano l’oceano e vanno a “nutrire” la foresta amazzonica.  Tuttavia, gli impatti possono variare. Un eccesso di sabbia potrebbe  coprire le foglie delle piante o ridurre la disponibilità di acqua. Ancora una volta i rischi arrivano da deforestazione e cambiamenti climatici 

C’è una grande migrazione che non vediamo.  Ogni anno, dei 182 milioni di tonnellate di sabbia e polvere che i venti strappano al deserto del Sahara, ben 27 milioni percorrono oltre 2500 chilometri, attraversano l’oceano e vanno a “nutrire” la foresta amazzonica.

Si, perché l’arrivo di sabbia dal Sahara apporta grandi benefici all’ecosistema della foresta. La sabbia, infatti, è ricca di nutrienti come il ferro e il fosforo, essenziali per la crescita delle piante. Questi elementi, depositati dal vento sulla foresta pluviale forniscono un apporto extra di sostanze nutritive che va a compensare quanto perso a causa delle piogge torrenziali.

L’arrivo di sabbia può anche influenzare il clima locale. Essa, infatti, assorbe più calore rispetto alla vegetazione e al suolo umido della foresta amazzonica. Quindi, la presenza di sabbia, può contribuire ad aumentare la temperatura dell’aria locale, creando un microclima più caldo che potrebbe favorire alcune specie vegetali e animali.

Ma deforestazione e cambiamento climatico…

Tuttavia, è importante sottolineare che gli impatti dell’arrivo, o del mancato arrivo, della sabbia dal Sahara sulla foresta amazzonica possono cambiare. Un eccesso di sabbia potrebbe comportare effetti negativi, come la copertura delle foglie delle piante o la riduzione della disponibilità di acqua per il suolo. Il mancato arrivo, una perdita notevole di nutrienti. Quali eventi possono influenzare l’impatto complessivo di questo fenomeno sulla foresta amazzonica? Facile: deforestazione e cambiamenti climatici.

Il cambiamento climatico ha effetti su equilibri talmente delicati e complessi che risultano difficili da comprendere. Gli effetti negativi, però, si mostrano con violenza. Partiamo da questi ultimi, cioè partiamo dalla realtà, per zittire che vuole solo negarla.