Rimpiazziamo l’agricoltura intensiva con quella gentile

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Rimpiazziamo l’agricoltura intensiva con quella gentile. Il segreto? L’abolizione dell’aratro

di Fausta Cotone

‘Noi vogliamo rimpiazzare l’agricoltura intensiva con l’agricoltura gentile’ .

E’ quanto afferma Jean Martin Fortier, un coltivatore che da anni si dedica a una pratica diversa di coltivazione nel Quebec, dove ha fondato ‘I giardini dei forconi’. Si tratta di una piccola fattoria dove si lavora in tanti e dove ogni incarico è a rotazione. Il segreto del grande successo di questa piccola impresa sta, secondo Fortier, nell’abolizione dell’aratro. Ognuno lavora un pezzo di terra utilizzando una specie di forcone con tanti rebbi molto larghi che, su ogni striscia di terra, riproduce in modo arcaico il lavoro dell’aratro. Anche se l’area è piccola, i raccolti sono molto redditizi perché la terra è coltivata in ogni suo angolo. Non si usano pesticidi o concimi chimici, poiché l’attenzione su ogni centimetro quadrato è continua, essendoci molti lavoratori. La rendita di questa piccola fattoria è molto alta e dà da vivere a tantissime persone, che vendono i prodotti direttamente nei mercati, senza intermediari.