Lotta per la sopravvivenza. Contadini e elefanti, un conflitto da non ignorare
di Nani Fouad*
La perdita di habitat per gli elefanti in Asia sta diventando un problema molto serio. Da entrambe le parti la chiave è la sopravvivenza: gli umani combattono per il cibo, gli elefanti fanno la stessa cosa e le morti sono inevitabili.
Gli occhi del mondo sono sempre stati puntati sugli elefanti africani (Loxodonta africana), ma anche gli esemplari asiatici (Elephas maximus) meritano la nostra attenzione. In relazione alla problematica relativa al conflitto tra uomo e elefante (“Human – Elephant Conflict, spesso semplicemente abbreviato in HEC), questo appare ancora più evidente.
La popolazione di elefanti asiatici selvatici è in aumento in diverse aree, come in Thailandia, dove 25 anni fa ne erano rimasti solo 2.000 e ora ce ne sono più di 5.000, e in India, dove nel 1980 c’erano solo 13.000 elefanti selvatici e oggi più di 28.000. Questo miglioramento è legato a normative più severe e ben applicate, bracconaggio ridotto e cattura vietata di elefanti allo stato brado (anche se, in alcune regioni indiane, viene camuffata con la dicitura di “cattura di tori problematici” al fine di rendere gli elefanti “Kumki”, ovvero elefanti da lavoro). In Malesia anche il trasferimento degli elefanti ha contribuito alla crescita della popolazione di elefanti.
INCIDENTI
Sfortunatamente l’aumento della popolazione di elefanti e l’estensione degli insediamenti umani ha causato diversi incidenti (comunemente chiamati HEC, come dicevamo prima), con perdite da entrambe le parti.
Ecco alcuni numeri dall’India:
- tra il 2015 e il 2018, 373 elefanti selvatici sono morti a causa di HEC in India: 62 causando incidenti ferroviari, 226 morti per folgorazione, 59 uccisi da bracconieri, 26 per avvelenamento (Fonte: MoS – Minister of State, Ministry of Environment).
- tra il 2015 e il 2018, 1.713 persone sono state uccise dagli elefanti, di cui 317 nelle province del Bengala occidentale e 305 nell’Odisha.
- solo nel 2018, 227 persone sono state uccise da elefanti in 16 stati. Lo Stato di Assam ha il maggior numero di morti: 86.
Quando si parla di HEC devono essere considerati molti fattori diversi, quali istruzione, ambiente, politica ed economia locali e nazionali, fattori sociali e tradizionali, religione e corruzione. Nonostante la diversità tra i vari Paesi, devono essere considerati ulteriori elementi in comune quali l’ espansione degli insediamenti umani, la frammentazione dell’habitat, il cambiamento climatico e, soprattutto, la disponibilità delle fonti di cibo per gli elefanti selvatici. Un branco di elefanti richiede cibo, acqua e sicurezza: se vengono negate queste tre cose, essi conseguentemente si sposteranno, causando spesso HEC.
Gli elefanti asiatici sono erbivori: il 70% della loro fonte di cibo naturale è erba (alcuni tipi, come quelli delle risaie) e bambù.
PREVENZIONE
La riforestazione è un grosso problema per HEC in Thailandia: piantare alberi dove ci sono praterie spesso costringe gli elefanti ad avvicinarsi agli insediamenti umani, infatti gli elefanti asiatici non si nutrono di foglie come i loro cugini africani. Le graminacee aliene invasive rappresentano un altro problema, soprattutto in India, dove il 95% delle praterie è ricoperto da piante invasive che non possono essere mangiate dalla fauna selvatica (nemmeno dagli insetti) né dal bestiame: il valore ecologico di quelle praterie è nullo e le stesse specie invasive sono un po’ ovunque, sia nelle aree protette che nei villaggi rurali.
Questo rappresenta un vero disastro per la fauna selvatica: gli animali sono infatti costretti ad allontanarsi dal loro habitat naturale per trovare cibo. Quando gli elefanti si spostano per trovare cibo o acqua, a volte, incontrano campi coltivati, che gli esseri umani sono tenuti a proteggere ad ogni costo perché rappresentano la principale fonte di reddito. In quelle zone rurali, i contadini non possono permettersi di perdere un raccolto, cioè riscuotere debiti per sfamare le proprie famiglie e tenere i giovani nei campi invece di lasciarli andare a scuola. Da entrambe le parti la chiave è la sopravvivenza: gli umani combattono per il cibo, gli elefanti fanno la stessa cosa e le morti sono inevitabili. In Africa, a causa delle loro zanne più grandi, gli elefanti vengono uccisi dai bracconieri. In Asia invece sono uccisi dai contadini. Come sempre, le soluzioni a lungo termine devono arrivare a livello politico e la prevenzione è la parola chiave. Il miglioramento e la gestione dell’habitat possono aiutare a prevenire situazioni di HEC, aumentare la consapevolezza nei villaggi rurali e addestrare i ranger ad affrontare gli elefanti è fondamentale per guadagnare tempo e prevenire perdite da entrambe le parti. Studiare e comprendere il comportamento della metapopolazione degli elefanti asiatici è necessario per trovare le cause alla radice che portano alla HEC e prevenirle con soluzioni su misura.
*Conservazionista, Ricercatrice per Conservation Rangers Operations Worldwide e Segretaria Generale per Nature Wildlife Association