Il mare d’estate. Tutto va bene madama la marchesa!
Di Daniele Durso
Mentre il riscaldamento globale sta causando un aumento delle temperature nel Mediterraneo e le specie autoctone possono non essere in grado di sopravvivere alle temperature estreme i negazionisti continuano a ignorare gli effetti e sottacere le responsabilità umane di questa crisi
Mentre il riscaldamento globale sta causando un aumento delle temperature nel Mediterraneo con le ovvie, e conseguenti, ripercussioni per la biodiversità della regione, i negazionisti continuano a negare gli effetti e le responsabilità umane di questa crisi. Per loro, semplicemente, d’estate fa caldo!
Intanto, però, le specie autoctone, che sono adattate alle condizioni climatiche locali, possono non essere in grado di sopravvivere alle temperature estreme. Inoltre, l’aumento delle temperature può facilitare l’introduzione e la diffusione di specie aliene in grado di competere, e vincere, con le specie autoctone per risorse come cibo e spazio vitale.
Si tratta, dunque, di un impatto può portare alla perdita di biodiversità, poiché le specie autoctone che non riescono a sopravvivere potrebbero scomparire dalla regione, mentre le specie aliene possono proliferare con le prevedibili conseguenze negative sui delicati ecosistemi marini del Mediterraneo, come i banchi di posidonia e le barriere coralline.
Occorre un’operazione verità per affrontare questa situazione e sono necessarie misure di mitigazione del cambiamento climatico e di protezione degli habitat naturali del Mediterraneo. Inoltre, è importante prevenire e gestire l’introduzione di specie aliene, attraverso controlli rigorosi e politiche di gestione della fauna selvatica. Solo attraverso un impegno globale per la riduzione delle emissioni di gas serra e la tutela degli ecosistemi mediterranei, sarà possibile preservare la ricca biodiversità di questa regione.