inNatura
è in edicola
di Rosario Mascia
È in edicola il nuovo numero di inNatura. Cambiamento climatico, ecologia sociale, bioarchitettura, guerra e minaccia nucleare, rapporto natura-spirito, paradisi naturali nel mondo. E poi tante letture, tanti spunti per riflettere sull’equilibrio delle nostre scelte quotidiane e sul futuro del nostro bel Pianeta.
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inNatura
Approfondimenti e curiosità, in cerca di soluzioni e percorsi.
In questo numero:
REWILDING EUROPE di Eleonora Vecchi
Un grande progetto con un approccio alla conservazione che ha come obiettivo non solo la preservazione delle specie e la salvaguardia della loro estinzione, ma anche lo sviluppo di ecosistemi resilienti.
ARMI DISTRUTTIVE di Martina Annibaldi
Con la guerra in Ucraina torna a far capolino l’incubo dell’Atomica. Con la potenza delle nuove armi nucleari, se si concretizzasse quello che adesso viviamo solo come una minaccia, lo scenario sarebbe apocalittico.
THE LINE, IL DESERTO SI TRASFORMA IN CITTA’ di Francesco Fantera
Un faraonico disegno urbanistico in Arabia Saudita crea molto interesse ma anche tante perplessità. Un’idea affascinante che non riesce però a sopire i troppi dubbi sull’effettiva sostenibilità.
MODERNO A CHI? Di Gianrico Cevi
L’agricoltura moderna considera inutile tutto quello che non serve ad aumentare i raccolti. Produce profitti per pochi senza sfamare l’umanità.
LASCIAMOCI SEDURRE di Marco Melillo
Garfield, Snoopy, Georges, Willy: sono alcuni degli indimenticabili animali protagonisti del mondo dei fumetti, con storie bizzarre e tante nevrosi che ricordano molto le nostre…
COSTRUIRE CON LA NATURA di Fabrizio Fantera
Marker Wadden, un paradiso olandese. Esempio perfetto di come si possano utilizzare processi naturali per sviluppare soluzioni ingegneristiche sostenibili, che portino beneficio sia all’uomo che alla natura.
SVALBARD, BIANCO INFINITO foto e testo di Davide Casazza
Un terreno selvaggio e costellato di minacce, dove la natura e la vita degli abitanti sono protette da regole severe. Un piccolo paradiso ai confini del mondo, che custodisce anche una singolare banca al servizio dell’umanità intera.
A SCUOLA DAI NATIVI di Carla Siondino
Sebbene alcuni princìpi dell’agricoltura climatica appaiano oggi cruciali e rivoluzionari, non sono assolutamente nuovi. Infatti diverse pratiche utilizzate oggi in tante fattorie, hanno radici nella cultura indigena dei Nativi, che precede l’arrivo dei coloni europei nel Nord America.
IL PESO DEI RIFIUTI di Roberto Cavallo
Anche i rifiuti sono una causa della crisi climatica? La risposta è articolata: certamente ridurli attraverso un consumo più consapevole e gestirli in modo più attento, dà un mano anche al clima.
GRANI ANTICHI di Maria Letizia Uras
La difesa e il recupero della biodiversità sia vegetale che animale, sono il presupposto per riappropriarci della grande varietà dei cibi che caratterizzano il territorio italiano e la dieta mediterranea. Una scelta consapevole di medicina preventiva, di salvaguardia dell’ambiente e della salute.
IL PERCORSO DELL’EROE di Stefano Cascavilla
Dieci tappe a piedi sulle orme della spedizione dei Mille. Un tracciato sorprendente di circa 170 km che attraversa la Sicilia occidentale, da Marsala fino a Palermo.
NON C’E’ PACE TRA LE SACRE SPONDE di Marco Melillo
In Grecia, come in altre mete marine di viaggio, la Caretta caretta è ormai oggetto di ‘caccia fotografica’. Ma troppo spesso i turisti ammassati sulle barche non si rendono nemmeno conto del miracolo a cui stanno assistendo.
TUTTO È UNO di Stefania Plini – Lilamaya Devi
Il pensiero induista insegna che un’unica energia vitale unisce il mondo umano, animale e vegetale. L’armonia è essenziale perché ogni cosa è interrelata con le altre, in un indissolubile legame di interdipendenza.
SGUARDI a cura di Francesco Fantera e Fausta Cotone
L’utilizzo della tecnologia nel recupero delle specie, fiumi a rischio, cure naturali, la giungla che qua e là riesce a riprendersi il suo territorio, il potere dei baci e tanto altro ancora. Una rubrica che ci porta a viaggiare un po’ ovunque con tante brevi news da tutto il mondo.
UN MANAGER IN GIARDINO di Giancarlo Cotone
La nostra abituale rubrica sul mondo del giardinaggio, esplorato da chi lo vive come un hobby prezioso e impegnativo. In questo numero: la raccolta delle olive, un momento magico. Si tratta di un lavoro articolato e faticoso, che regala però grandi soddisfazioni ed emozioni indimenticabili.
COME SAREBBE UN MONDO SENZA ZANZARE di Giulia Negri
La loro sparizione potrebbe significare la fine di pericolose malattie e di tante notti insonni a combattere contro punture e prurito. Ma attenzione: la scomparsa di una specie provoca sempre gravi scompensi all’intero ecosistema.
INTUIZIONI: LORENZO QUINN di Fausta Cotone
Ormai famoso in tutto il mondo per le sue sculture gigantesche, Lorenzo Quinn non smette mai di stupirci. Il suo legame con Venezia è molto forte e qui ha realizzato più di una installazione. Support, che vedete in foto, è del 2017: due enormi mani che escono dal Canal Grande e si appoggiano al muro della Ca’ Sagredo. Messaggio ambivalente: quelle mani possono sostenere l’edificio ma possono anche distruggerlo e simboleggiano il potere dell’intervento umano.
Il raccoglitore di Amint
ORCHIDEA MASCHILE
Pianta alta 10 – 40 cm, con fusto cilindrico e abbastanza robusto. È geograficamente distribuita nell’intero areale mediterraneo e atlantico ed è presente in tutta Italia, tranne in Val d’Aosta, Trentino-Alto Adige w Friuli Venezia-Giulia.
CONSOLIDA A FOGLIE STRETTE
Pianta erbacea perenne, con radice rizomatosa, che presenta spesso uno o più nodi. La si può trovare dal mare, alla collina alla montagna fino ad un’altitudine di 1.800 mt s.l.m. Nell’antichità le venivano attribuiti effetti prodigiosi nel trattamento delle emorragie in genere, in particolare quelle uterine.
IL GENERE MACROLEPIOTA a cura di Pietro Curti,
Funghi universalmente noti come mazze di tamburo. In particolare è riconosciuta con questo epiteto la specie che raggiunge le dimensioni maggiori nel genere: Macrolepiota procera.
AGARICO PEPATO; PEVERACCIO
Un bel fungo, di discrete dimensioni e di consistenza soda e compatta. Molto comune soprattutto nei boschi di latifoglie. Lo caratterizzano la colorazione, le lamelle molto fitte, il sapore pepato e acre, il latice bianco, immutabile se isolato. Specie velenosa, responsabile di sindrome gastroenterica incostante.
IL CHIODINO O FAMIGLIOLA BUONA
Fungo cespitoso lignicolo di discrete dimensioni e dal colore assai variabile. Molto comune, si rinviene su varie essenze arboree da agosto a dicembre. Va necessariamente sbollentato prima della degustazione e non va raccolto dopo le gelate notturne.
e molto altro ancora …