Per un’economia circolare bisogna ridurre la presenza di inquinanti organici persistenti nei rifiuti

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Per un’economia circolare bisogna ridurre gli inquinanti organici persistenti nei rifiuti

Di Rosario Mascia

Sul fronte dell’inquinamento, come spesso accade, l’Europa si pone all’avanguardia rispetto a tanti altre istituzioni mondiali. In particolar modo il Consiglio dell’Ue nei giorni scorsi ha adottato formalmente un regolamento per ridurre i valori limite per la presenza di inquinanti organici persistenti nei rifiuti

“Gli inquinanti organici persistenti – si legge in una nota del Consiglio – sono sostanze particolarmente nocive. Sebbene queste sostanze chimiche non possano più essere utilizzate nei nuovi prodotti, possono ancora essere trovate nei rifiuti provenienti da alcuni prodotti di consumo come tessuti impermeabili, mobili, plastica e apparecchiature elettroniche. Per raggiungere un’economia circolare, in cui i rifiuti saranno sempre più utilizzati come materia prima secondaria, è fondamentale stabilire nuovi limiti alla presenza di inquinanti organici persistenti nei rifiuti”.

Il regolamento rivede gli allegati sugli inquinanti organici persistenti, introducendo nuove sostanze chimiche nell’elenco di tali sostanze e limitandone la presenza nei rifiuti rafforzando i valori limite di concentrazione di alcune sostanze. I nuovi valori limite di concentrazione garantiranno una maggiore protezione della salute umana e dell’ambiente. L’adozione del regolamento fa seguito a un accordo politico provvisorio raggiunto con il Parlamento europeo il 21 giugno 2022. Speriamo adesso che i Paesi europei lo ratifichino in tempi brevi.