L’Aglio selvatico

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Allium neapolitanum Cirillo

di Amint

Tutti gli Allium selvatici sono commestibili. Gli steli, le foglie e i bulbi, si possono usare per insalate, minestre o per insaporire carni e frittate.  I bulbi raccolti in estate e fatti seccare si conservano come l’aglio coltivato.


La sua etimologia deriva dal latino Allium = aglio, e neapolitanum=di Napoli, zona originaria di crescita. Dal celtico All che significa bruciante. Si tratta di una pianta erbacea perenne, bulbosa, alta fino a 50 centimetri. Il bulbo è composto da molti bulbilli.

Foglie, Fiori e Frutti

Le foglie piatte e lineari, partono dal bulbo centrale e possono raggiungere i 40 cm di altezza. I fiori hanno uno stelo, senza foglia, alto fino a 50 cm, sono portati in una ombrella terminale, e tale infiorescenza prima di sbocciare è racchiusa in una guaina membranacea. Le ombrelle possono essere costituite da un numero variabile di corolle che possono raggiungere anche il numero di 40 unità. Sono di colore bianco candido, profumate e al loro interno spiccano le antere di colore quasi nero. I frutti sono capsule che crescono quando si seccano i tepali.

Habitat

Fiorisce da Aprile a Giugno. Cresce in tutto il territorio italiano, fino ad 800 m s.l.m., ad esclusione di Val d’Aosta e Piemonte. Cresce in luoghi erbosi litoranei e collinari, prati, cigli stradali e bordi boschivi.

Uso Alimentare

Tutti gli Allium selvatici sono commestibili. Gli steli, le foglie e i bulbi, si possono usare per insalate, minestre o per insaporire carni e frittate. I bulbi raccolti in estate e fatti seccare si conservano come l’aglio coltivato. Mettendo a macerare i bulbi nell’olio se ne ottiene un infuso aromatico utilizzato per condire le pietanze.

Costituenti chimici

Tutte le specie del genere Allium contengono vitamina A, B1, B2, C, PP e molti elementi importanti come potassio, magnesio, calcio, ferro, manganese, selenio. Gli Allium sono anche ricchi di pectina e di un antibiotico naturale di nome Allicina.

Medicina alternativa

In passato, si usano le foglie e i bulbi finemente pestati con appositi mortai e ridotti in una minuta poltiglia, per disinfettare ferite attraverso apposi impacchi e bendaggi. Cotto nel latte e poi fatto bere ai bambini, è un ottimo ed efficace vermifugo intestinale naturale, non tossico. Nei fiori di Bach l’essenza floreale dell’aglio elimina le paure e le tensioni, porta forza e resistenza, mentre l’essenza di aglio possiede virtù stimolanti. Alcune molecole contenute nell’aglio, legandosi a mercurio e piombo, si dice che abbiano il potere di sottrarre dal corpo umano pericolosi metalli.

Uso farmacologigo

Avendo proprietà antisettiche, espettoranti, ipotensive, stimolanti, toniche, vermifughe, viene usato come diuretico e depurativo del sangue. Fresco è un ottimo antireumatico, lenitivo e antibatterico. È controindicato nelle gastriti e per chi soffre di pressione bassa, malati di fegato e mamme che allattano. L’aglio è considerato anche un afrodisiaco, con effetti stimolanti per il sesso maschile, per cui nel medioevo l’uso dell’aglio era proibito nei monasteri ed era vietato ai monaci mangiarne. Durante la prima guerra, non essendoci medicinali, l’aglio veniva usato per disinfettare ferite e piaghe, e quando l’Europa fu flagellata dall’influenza chiamata “Spagnola”, in molte nazioni fu usato l’aglio per combatterla.

Antiche credenze

Galeno (medico e filosofo greco) e Dioscoride (medico e naturalista greco, considerato il fondatore dell’erboristeria) lo menzionano come antidoto al morso dei serpenti. Al tempo dei romani i contadini e i soldati utilizzavano frequentemente l’aglio come vermifugo, per le malattie infettive, e contro il morso dei serpenti. I nobili lo rifiutavano in quanto lo ritenevano un alimento della plebe, pare che l’espressione latina Allium olere ovvero “puzzar d’aglio” fosse appunto usata per indicare chi apparteneva ad una classe sociale più bassa. Ma proprio per le sue molte proprietà curative, i Romani dedicarono l’aglio a Marte. Si dice che nel medioevo i medici che andavano a curare gli appestati portassero maschere intrise di aglio.